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Daltonismo: cos’è?

Il daltonismo (nome scientifico: I colori vengono percepiti da cellule specializzate della retina, chiamate coni: ce ne sono tre diversi tipi, sensibili rispettivamente alla luce blu, verde, e rosso-gialla. Quando uno o più tipi di...

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Il daltonismo (nome scientifico:
I colori vengono percepiti da cellule specializzate della retina, chiamate coni: ce ne sono tre diversi tipi, sensibili rispettivamente alla luce blu, verde, e rosso-gialla. Quando uno o più tipi di coni sono difettosi, la percezione del colore è alterata.

Chi ha scoperto il daltonismo?

Il termine daltonismo deriva dal nome del chimico inglese John Dalton, il quale per primo descrisse nel 1794, in un articolo sulla visione dei colori, il disturbo di cui lui stesso soffriva: “Extraordinary facts relating to the vision of colours” (“Fatti straordinari legati alla visione dei colori”). John Dalton elaborò una prima relazione scientifica nella quale tentò di spiegare le cause di tale disturbo, ma, non potendo effettuare esperimenti su se stesso, fece solo delle ipotesi che col tempo risultarono errate. Quando morì, nel 1844, per sua stessa volontà, i suoi bulbi oculari furono asportati per essere studiati.

Quanti tipi di daltonismo esistono?

Esistono diverse forme di daltonismo. Nella protanopia vi è un’assenza di percezione del colore rosso, nella deuteranopia manca il verde: in entrambi i casi, i soggetti confondono il rosso e il verde. La tritanopia è un’insesibilità al colore blu, quindi si confondono il violetto e il giallo.
Il daltonismo è, spesso e volentieri, considerato una disabilità, ma in alcune situazioni può rivelarsi addirittura vantaggioso: un cacciatore daltonico, ad esempio, riuscirà a distinguere meglio una preda mimetizzata su uno sfondo caotico.
Il daltonismo genetico è dovuto a un allele recessivo posto sul cromosoma X. Questa è la ragione per cui la maggior parte delle persone affette da questo disturbo è di sesso maschile: i maschi hanno un solo cromosoma X, mentre le donne ne hanno due. Di conseguenza, se le donne ereditano un cromosoma X normale e uno mutato, non mostreranno la mutazione, mentre gli uomini, avendo un solo cromosoma X, avranno una percentuale molto maggiore di ereditare il disturbo.

Come scoprire se si è affetti da daltonismo?

Il test di Ishihara è un insieme di tavole ripiene di cerchietti di colore diverso ma a medesima luminosità. TestDaltonismo Al soggetto esaminato viene chiesto di riconoscere cosa sia presente all’interno di tali tavole: a volte sono rappresentati dei numeri, altre volte dei percorsi da seguire. Questo compito risulta banale a chi possiede un normale senso cromatico, ma difficile o addirittura impossibile per chi è affetto da daltonismo. Queste tavole sono utili per diagnosticare difetti congeniti della visione dei colori soprattutto per l’asse rosso/verde. Sono in totale 38 tavole contenute in un libro di pagine a sfondo nero.
Nelle prime 17 tavole sono presenti dei numeri, i quali possono essere letti male o per nulla da chi presenta anomalie della visione dei colori nell’asse rosso/verde, mentre vengono letti perfettamente da chi non è affetto da daltonismo.
Nelle tavole 18-21 non sono contenuti numeri, ma chi presenta una deficienza nell’asse rosso/verde riesce a intravedere delle cifre.
Le tavole 22-25 permettono di distinguere la vera cecità per un colore (protanopia o deuteranopia a seconda che sia per il rosso o per il verde) dalla cecità parziale (protanomalia o deuteranomalia). Dalla tavola 27 alla 38 i numeri sono sostituiti da percorsi per gli illetterati, con lo stesso significato della lettura dei numeri.

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