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Storia delle lenti a contatto

Attualmente l’Italia si posiziona al secondo posto dopo la Gran Bretagna tra i Paesi con un maggior utilizzo di lentine, ma in quanti conoscono a quando risale l’invenzione delle lenti a contatto? A tal proposito...

Contactlens

Attualmente l’Italia si posiziona al secondo posto dopo la Gran Bretagna tra i Paesi con un maggior utilizzo di lentine, ma in quanti conoscono a quando risale l’invenzione delle lenti a contatto?

A tal proposito bisogna tornare molto indietro nei secoli perché pare che lo stesso Leonardo da Vinci già nel XVI secolo stesse elaborando degli studi per creare delle lenti che potessero essere applicate direttamente all’occhio. Teorie senz’altro rivoluzionarie che però dovettero aspettare circa trecento anni perché potessero trovare formulazioni scientifiche più precise e le prime realizzazioni, fino alla creazione delle moderne lenti a contatto morbide.

Alla fine dell’Ottocento in Germania, Svizzera e Francia alcuni medici specializzati nel settore oftalmico iniziarono a fare esperimenti su lenti a contatto in vetro che nascevano dalle teorie dell’astronomo inglese Sir John Herschel di creare delle lenti che si potessero adattare perfettamente alla superficie corneale senza dare alcun fastidio a chi le indossasse. La sua idea era però sostanzialmente infattibile in quanto prevedeva la modellazione delle lentine sulla base di un calco degli occhi, all’epoca non ancora possibile perché non si conosceva l’anestesia.

Per ovviare al problema lo svizzero Fick provò a fare un calco preso dall’occhio di un coniglio: plasmò delle lenti a contatto di vetro che coprivano tutto l’occhio, non solo la cornea: scomode da indossare non potevano essere tenute per più di un’ora o due anche perché non permettevano il passaggio di ossigeno agli occhi.

I primi risultati si dimostrarono fallimentari ma l’intento era ben chiaro: continuare a fare ricerca scientifica per trovare il modo di sostituire gli occhiali con uno strumento più piccolo, malleabile e confortevole che potesse donare a chi soffriva di difetti visivi una vista paragonabile a quella di chi non presentava anomalie.

Già all’epoca si avvertivano le enormi potenzialità e i vantaggi delle lenti a contatto e i dati odierni ne testimoniano l’enorme successo.

La svolta si ebbe nel momento in cui fu introdotta la plastica rigida dagli ottici americani nel corso degli anni Trenta e Quaranta del secolo scorso. Inizialmente partirono col sovrapporre un pezzo di materiale plastico attorno a un nucleo centrale in vetro, poi passarono all’intera costruzione della lente in plastica.

Ma a tutti gli effetti il realizzatore delle lenti a contatto flessibili può essere considerato lo scienziato Wichterle. Se nel 1952 i prototipi di lenti a contatto da lui costruiti furono fallimentari (una volta aperti gli stampi le lentine si frantumavano), fu nove anni dopo, nel 1961 che riuscì a creare il modello vincente grazie all’utilizzo di idroxietilmetacrilato (HEMA, un componenete assorbente in plastica morbida).

Videro così la luce le prime lenti a contatto di gel idrofilo lisce con bordi regolari che potevano essere ben sopportate dagli occhi senza causare infezioni. E’ per questo che si fa risalire a questa data l’invenzione delle lenti a contatto moderne.

Queste lenti furono brevettate e nel 1965 il brevetto venne acquistato per cifre milionarie da Bausch and Lomb che proseguirono gli studi sul prototipo fino a lanciare nel 1971 il primo modello di lenti a contatto morbide, che venne messo in breve in commercio.

Questa tipologia di lentine in breve tempo conquistò enorme successo perché più sottili e confortevoli da indossare rispetto a quelle rigide. Nel corso degli ultimi decenni sono proseguiti, e proseguono tuttora, gli studi per migliorare il prodotto e renderlo qualitativamente sempre più innovativo.

Oggigiorno le lenti a contatto in commercio sono in grado di correggere difetti visivi quali la miopia, l’ipermetropia, l’astigmatismo e la presbiopia.

Sono tutte lenti all’avanguardia che possono essere utilizzate da adulti e bambini in molteplici occasioni, per avere sempre la massima comodità e libertà di movimento.

Circa il 90% delle lenti vendute in tutto il mondo sono morbide, per la loro confortevolezza e per la migliore tollerabilità rispetto alle gas-permeabili. Naturalmente si consiglia di rivolgersi a un medico oculista prima di decidere quale tipo di lenti a contatto usare.

Come si può vedere l’invenzione delle lenti a contatto risale a molto tempo fa ma solo durante il secolo scorso i medici e gli scienziati hanno saputo trovare le soluzioni giuste per creare le moderne lentine e la ricerca continua per trovare nuove soluzioni innovative.

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