L’ipermetropia è un’ametropia, cioè un difetto di refrazione. Questo significa che l’occhio non riesce a mettere a fuoco le immagini sulla retina. A differenza delle altre ametropie (miopia e astigmatismo), l’ipermetropia viene compensata facilmente dall’occhio stesso, questo però provoca l’emicrania.
In che modo la comparsa dell’emicrania è legata all’ipermetropia non corretta?
Come abbiamo detto l’occhio riesce a compensare l’ipermetropia (di basso grado) anche senza l’ausilio di occhiali o lenti a contatto. Il cristallino accomoda, cioè porta le immagini sulla retina, da dove vengono inviate al cervello perfettamente a fuoco. Questo richiede all’occhio un certo sforzo, che alla lunga provoca i disturbi astenopici (bruciore agli occhi, sensazione di secchezza oculare, iperemia della sclera ed emicrania).
È facile intuire, quindi, che il solo modo per combattere l’emicrania causata dall’ipermetropia è di correggerla con occhiali o lenti a contatto. Per questo motivo bisogna rivolgersi a un oculista o a un ottico, sottoporsi a un esame della vista e scegliere insieme al professionista il metodo migliore per la correzione della vostra ametropia.
Soprattutto nei bambini la capacità accomodativa è molto sviluppata, quindi è fondamentale correggerla tempestivamente. Nel bambino e nel giovane ipermetrope la capacità visiva per lontano e vicino è buona, ma lo sforzo accomodativo dà origine ad una stanchezza oculare dovuta alla messa a fuoco, a cui si accompagnano mal di testa dopo la lettura, bruciori oculari, lacrimazione, visione annebbiata, facili congiuntiviti e strabismo. È consigliato sottoporre il bambino a un esame della vista dall’oculista entro i primi tre anni di vita, o comunque prima dell’età scolare.
Ecco qual è la relazione tra ipermetropia ed emicrania. Se avete scelto le lenti a contatto per correggere la vostra ametropia, visitate il nostro sito, 1000Lenti.it, dove trovate le migliori marche in commercio:
