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La contattologia

Cos’è la contattologia? Di cosa si occupa? Se volete saperne di più, anche solo per curiosità, ecco qualche informazione a proposito di questo disciplina legata al mondo delle lenti a contatto e al loro utilizzo....

Cos’è la contattologia? Di cosa si occupa? Se volete saperne di più, anche solo per curiosità, ecco qualche informazione a proposito di questo disciplina legata al mondo delle lenti a contatto e al loro utilizzo.

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Cos’è la contattologia? Leggete qui per scoprirlo

Disciplina relativamente giovane che si occupa della tecnica di applicazione delle lenti a contatto, la Contattologia è una specializzazione caratterizzata da una costante innovazione e studio di materiali sempre più moderni. Le nuove tecnologie, come dimostra l’uso stesso delle lenti a contatto, donano infatti maggior comfort grazie ad una migliore trasmissione di ossigeno che mantiene più idratata la cornea.

chi ha inventato le lenti a contatto?
L’applicazione delle lenti a contatto

Ma quando è nata la Contattologia? Disciplina della seconda metà del XIX secolo, vede proprio nel genio di Leonardo da Vinci il suo precursore. Nel 1508 l’artista e studioso si accorse infatti che se immergeva un occhio in una sfera di vetro piena di acqua si verificava un cambiamento ottico tra la cornea e la superficie interna della sfera. Fu nel 1637 che Cartesio, nella sua opera scientifica “La diottrica”, sviluppa l’idea di Leonardo: dagli studi emerse infatti che una lente sovrapponibile alla cornea può annullare o ridurre i difetti visivi (lui lo provò con un tubo pieno di acqua posato sulla cornea e avente all’estremità una lente).

Gli inventori veri e propri delle lenti a contatto corneali sono però Adolf Gaston Eugen Fick, E. Kalt e A.E. Muller: create in materiale vetroso, le prime lenti a contatto erano piuttosto grandi e non molto confortevoli. Si devono agli americani Dallos e Fleinbloom le prime lenti a contatto prodotte con materiale plastico (il PMMA – Polimetilmetacrilato – che venne sviluppato nel 1934), lenti quindi più leggere e più tollerate: questa tipologia di LAC venne utilizzata negli anni Cinquanta e Sessanta.

La svolta nel campo della Contattologia avvenne nel 1954 quando viene sintetizzato l’HEMA, l’idrossietilmetacrilato, materiale scoperto dai cecoslovacchi Wichterle e Lim. Le prime lenti a contatto morbide in idrogel erano nate e furono immesse sul mercato statunitense nel 1971 dall’azienda Bausch&Lomb. Verso la fine degli anni Sessanta prese il via anche una branca della Contattologia, l’Ortocheratologia, una tecnica grazie alla quale, con l’uso di speciali lenti a contatto, è possibile correggere alcuni difetti della vista.

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I portalenti

Intanto la Bausch&Lomb continuò le sue ricerche portando ad uno sviluppo ulteriore sui materiali come il Polymacon. Verso la metà degli anni Settanta iniziò anche l’uso di lenti a contatto terapeutiche mentre è del 1977 la prima lente morbida torica che correggeva l’astigmatismo e la prima lente RGP (rigida gas permeabile) in silicone acrilato. Dopo soli quattro anni venne commercializzata anche la prima lente a contatto ad uso continuo e nel 1982 fu la volta delle lenti bifocali alle quali seguirono le lenti morbide colorate. È il 1987 quando la Vistakon (Johnson&Johnson) introduce le lenti a contatto usa e getta.

La Contattologia continua incessante il suo sviluppo. È degli anni Novanta la scoperta del fluorosilicone acrilato, il nuovo materiale utilizzato per le lenti RGP e sempre in questo periodo nascono le lenti a contatto cosmetiche e quelle giornaliere. Nel 1996 nasce la prima lente a contatto morbida con filtro UV mentre nel 2000 sempre la Vistakon introduce la lente morbida usa e getta torica. Nel 2001, grazie al fluorosilicone idrogel, vengono prodotte le lenti a contatto ad uso continuo che possono essere indossate per 30 giorni e 30 notti.

Ottima soluzione per situazioni differenti, le lenti a contatto sono ormai una scelta per moltissime persone che hanno difetti visivi. La loro evoluzione ha mostrato infatti un crescendo di praticità e comfort ma per utilizzarle al meglio occorre come sempre effettuare una visita oculistica e poi seguire la corretta manutenzione e applicazione per evitare disturbi.

 

 

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