Le ametropie sono sempre più diffuse, così come gli ausili ottici necessari per correggerle: parliamo ovviamente di occhiali e lenti a contatto. Negli ultimi 20 anni però anche la chirurgia refrattiva con il laser ha acquisito un posto rilevante nella correzione delle ametropie (miopia, ipermetropia e astigmatismo).
Sono ormai passati più di vent’anni dal primo intervento per la riduzione della miopia e, come è facile intuire, c’è stata un’evoluzione nei metodi chirurgici. Esistono numerosi sistemi di chirurgia refrattiva tutti effettuati con i laser a eccimeri. La scelta della metodologia di intervento da parte del chirurgo dipende dal difetto stesso e dalle condizioni di salute dell’occhio da operare.
Chi sceglie di fare l’intervento per correggere la propria ametropia, deve fare i conti con le controindicazioni. Non tutti infatti si possono sottoporre a un intervento: ai diabetici per esempio è sconsigliato l’intervento, oppure se la cornea è troppo sottile non è possibile intervenire chirurgicamente per correggere il difetto di refrazione. Inoltre anche se l’intervento ha esito positivo, non ci sono garanzie sulla completa correzione dell’ametropia: in alcuni casi, infatti, i pazienti continuano a mettere gli occhiali.
L’intervento al laser per correggere il difetto visivo si può effettuare solamente se il valore dell’ametropia si stabilizza per almeno 2 anni. Un altro fattore da considerare è che dopo i 40 anni si ha la perdita fisiologica della capacità del cristallino di accomodare (presbiopia): questo comporta la visione sfuocata per vicino, quindi bisogna comunque utilizzare degli ausili ottici per compensare questa mancanza.
Non esiste un metodo migliore per correggere il vostro difetto visivo, sia che vogliate utilizzare gli occhiali, le lenti a contatto o l’intervento al laser il consiglio è sempre quello di rivolgervi al vostro oculista. E se avete scelto di utilizzare le LAC, Lensonline.it ve ne propone alcune:
