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Le lenti a contatto intelligenti

Lenti a contatto intelligenti? Ecco cosa sono e in che ambito verranno impiegate queste LAC brevettate dal colosso Google. È proprio Google (ma già in passato la Microsoft Research) ad occuparsi di questa interessante scoperta...

Contactlens

Lenti a contatto intelligenti? Ecco cosa sono e in che ambito verranno impiegate queste LAC brevettate dal colosso Google.

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Google e Novartis lavorano alle lenti a contatto intelligenti

È proprio Google (ma già in passato la Microsoft Research) ad occuparsi di questa interessante scoperta che lavora alla possibilità di creare delle lenti a contatto che possano avere funzioni eccezionali. Quali? Attraverso la scansione dell’iride queste speciali LAC potranno riconoscere chi le indossa e di conseguenze essere utilizzate in tutti quei sistemi di identificazioni e autenticazione: sarà quindi ad esempio possibile aprire la porta di casa o sbloccare un cellulare. Come sarà possibile? Grazie alla nanotecnologia, all’interno delle lenti verranno inseriti dei sensori che, scansionando l’iride, ne genereranno un’immagine. Quest’ultima verrà poi inviata ad un computer remoto: se le due immagini corrispondono l’autenticazione è fatta.

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Le struttura delle lenti a contatto intelligenti

Ma è in campo medico che questa ricerca potrebbe dare il meglio di sé ed è in questo ambito che la multinazionale Google, insieme alla Alcon, la divisione occhi dell’azienda farmaceutica Novartis, sta lavorando per creare delle lenti a contatto che potrebbero monitorare il livello di glucosio nel sangue. Una scoperta fondamentale ed utilissima per tutti coloro che soffrono di diabete. Grazie a microsensori, microchip e dispositivi miniaturizzati, le lenti riuscirebbero a fare il loro lavoro attraverso la lacrimazione: le lacrime scorrerebbero infatti sopra di esse ed un chip invierebbe i dati ad un computer remoto.

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Le lenti a contatto intelligenti: un valido aiuto per monitorare il diabete

Lenti a contatto che riescono a controllare la glicemia migliorerebbero di gran lunga la vita di chi soffre di diabete: i pazienti non sarebbero infatti più costretti a continui prelievi di sangue perché le LAC monitorerebbero in maniera continua e poco invasiva, avvertendo immediatamente il soggetto se i livelli di glucosio non sono nella norma.Il prototipo di queste smart contact lents è stato presentato pubblicamente a gennaio del 2014 e le aziende che lo stanno studiando auspicano di poterle immettere sul mercato in tempi relativamente brevi, all’incirca tra cinque anni. Ma le sorprese non finiscono qui. Il progetto, già di per sé impegnativo, è indirizzato anche verso la creazione di lenti a contatto che possano correggere in tempo reale alcuni difetti della vista tra i quali la presbiopia.

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