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Le lenti a contatto prostetiche

Una malattia, un trauma o un difetto congenito possono deturpare la vista ma anche l’aspetto stesso degli occhi. La soluzione viene dalle lenti a contatto prostetiche. Vediamo di cosa si tratta. Realizzate a mano in...

Le lenti a contatto prostetiche

Una malattia, un trauma o un difetto congenito possono deturpare la vista ma anche l’aspetto stesso degli occhi. La soluzione viene dalle lenti a contatto prostetiche. Vediamo di cosa si tratta.
Realizzate a mano in base ad ogni singola esigenza del paziente, le lenti a contatto prostetiche sono un tipo speciale di lenti a contatto ideate per correggere esteticamente l’aspetto di un occhio danneggiato. Un incidente o alcune anomalie che interessano il cristallino, l’iride o ancora malattie come il coloboma o un leucoma corneale possono infatti deturpare l’occhio, creando disagio ed imbarazzo nella quotidiana vita sociale.
Ma come vengono realizzate? In base ad una fotografia digitale ad alta risoluzione dell’occhio si creano su misura lenti morbide nelle quali l’iride e la pupilla vengono dipinte a mano in qualsiasi colore in base all’occhio del paziente.

Le malattie che deturpano l’occhio

Chi utilizza le lenti a contatto prostetiche lo fa per migliorare la sua vita sociale e tornare a relazionarsi con gli
altri senza subire l’imbarazzo di un occhio deturpato. Ma quali sono le malattiche possono sfigurare l’occhio?

  • Aniridia: malattia a carattere ereditario, consiste nell’assenza congenita dell’iride, completa o quasi. Interessa entrambi gli occhi.
  • Albinismo: malattia genetica, colpisce gli occhi e si manifesta con una mancanza di pigmentazione o di colore. La causa è una riduzione o una distribuzione alterata di melanina nell’occhio. Ciò provoca ulteriori difetti visivi come l’astigmatismo, il nistagmo o
    l’ipersensibilità alla luce (fotofobia): le lenti a contatto prostetiche donano un aiuto in più a questi soggetti perché riducono la quantità di luce che può entrare nell’occhio.
  • Diplopia: transitoria o permanente, consiste in una visione doppia di uno stesso oggetto, sia in senso orizzontale che verticale. Può interessare entrambi gli occhi o uno solo.
  • Ambliopia infantile: conosciuta come sindrome dell’occhio pigro, è una malattia caratterizzata all’indebolimento della vista in un solo occhio. In tale caso l’uso di queste lenti è per lo più funzionale: viene cioè applicata, sull’occhio sano, una lente con la pupilla dipinta in maniera più opaca che non permette alla luce di entrare nell’occhio stesso; in questo modo l’occhio cosiddetto pigro deve compiere uno sforzo visivo che ne migliora lo sviluppo col tempo. Tali lenti possono quindi sostituire la più classica patch oculare che molti bambini rifiutano per imbarazzo. Se volete saperne di più sull’ambliopia potete leggerlo qui.
  • Coloboma: si tratta di una malformazione che può interessare l’iride, la palpebra, la coroide, il nervo ottico o la retina.
  • Leucoma corneale: consiste nell’opacizzazione della cornea in seguito ad un processo di cicatrizzazione provocato da traumi.

Come scegliere le lenti a contatto prostetiche

Prima di scegliere le lenti a contatto prostetiche adatte, occorre eseguire un completo esame della vista.
lenti a contatto prostetiche 2
Il vostro oculista potrà verificare se occorrono LAC necessarie anche a correggere qualche difetto della vista (miopia, astigmatismo, presbiopia) ma soprattutto se sussistono condizioni avverse al loro utilizzo. Verranno poi scattate delle fotografie ad alta risoluzione da spedire al produttore delle lenti a contatto prostetiche: in questo modo si produrranno delle lenti del colore più possibile vicino a quello naturale. Alcuni oculisti più specializzati vi permetteranno di provare immediatamente delle lenti a contatto prostetiche in modo da vedere quale sarà il loro effetto sull’occhio malato. Come le normali lenti a contatto, vanno pulite e disinfettate regolarmente. Per sapere quale sia la corretta manutenzione potete cliccare qui.

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