Si possono usare le lenti a contatto durante l’allattamento? E durante la gravidanza? Scopriamo insieme tutto quello che le future mamme che indossano LAC devono sapere.
Tante sono le credenze a proposito di gravidanza, allattamento e perdita della vista, tutte ormai sfatate. Durante i nove mesi che precedono il parto e immediatamente dopo è possibile che una donna possa subire un leggero abbassamento della vista ma ciò non pregiudica l’utilizzo o meno delle lenti a contatto. Queste ultime infatti non agiscono in nessun modo sulla vista in sé ma esclusivamente sulla modifica del visus visto che vengono applicate sugli occhi come si fa in qualche modo per i classici occhiali da vista.
Nessuna controindicazione allora per le donne che durante l’allattamento, o anche in gravidanza, scelgono di continuare ad indossare le loro lenti a contatto. I cambiamenti della vista che possono essere riscontrati in questo particolare momento della vista di una donna dipendono infatti esclusivamente dall’azione degli ormoni: a causa di questi sbalzi, soprattutto di progesterone, può allora accadere che la cornea subisca dei mutamenti causando a volte un abbassamento della vista (una modifica che tende poi a scomparire dopo il parto). Ciò avviene per lo più nell’ultimo trimestre quando il già citato progesterone inizia ad essere prodotto in quantità sempre maggiore dalla placenta: questo ormone fa trattenere liquidi e ciò può provocare un rigonfiamento degli occhi con conseguente calo della vista. Contemporaneamente anche la curvatura del cristallino e della cornea possono subire delle modifiche: ciò provoca un aumento della miopia, anch’esso però temporaneo.
Durante la gravidanza può inoltre accadere anche che la cornea possa gonfiarsi: questo potrebbe causare dei fastidi nell’uso di lenti a contatto. Solo in questi casi è bene sospendere l’uso delle LAC o comunque limitarne l’uso a 4 – 5 ore al giorno e smettere di indossarle dall’ottavo mese per poi ritornare alle vecchia abitudini durante l’allattamento. Molte ricerche hanno infatti evidenziato come non ci sia alcun legame tra eventuali abbassamenti della vista e l’uso di lenti a contatto durante l’allattamento. La scelta di utilizzarle o meno dipende per lo più dalle nuove abitudini della mamma che può scegliere, per motivi personali, di rimandare l’uso delle lentine. Clinicamente parlando non c’è però alcun motivo fondato per sconsigliare l’uso di LAC mentre si allatta.
Può accadere che la miopia sia associata a problemi più gravi della retina. Solo in questi casi è opportuno sospendere l’uso di lenti a contatto in gravidanza e durante l’allattamento. Per monitorare la salute della retina è inoltre consigliato effettuare controlli oculistici periodici in questo particolare momento.
L’utilizzo di lenti a contatto in gravidanza e allattamento può però provocare fastidi non seri come irritazione e secchezza oculare. A causa delle variazioni ormonali infatti può accadere che il film lacrimale diminuisca causando così la classica sensazione da occhio asciutto. Chi utilizza le lenti a contatto morbide potrebbe avere più difficoltà a toglierle perché, non avendo un film lacrimale lubrificato, le lentine tenderanno ad aggrapparsi alla superficie corneale; chi invece preferisce le lenti a contatto rigide o gas-permeabili potrebbe avvertire una sensazione di fastidio ad ogni ammiccamento dovuta al fatto che le lentine si appoggiano ad una pellicola lacrimale ridotta.
Se si avvertono questi inconvenienti durante l’allattamento o la gravidanza, è bene chiedere consiglio al proprio oculista che saprà consigliare al meglio su quali lenti a contatto indossare, sui tempi o sull’eventualità di interrompere il loro utilizzo. Per ovviare a questi fastidi è possibile anche servirsi delle lacrime artificiali che mantengono gli occhi maggiormente lubrificati: scegliete quelle senza conservanti e chiedete sempre se siano utilizzabili in gravidanza e allattamento.
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