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Lenti a contatto e lavoro

Lenti a contatto e lavoro: un binomio che può andare sempre d’accordo? O chi ha scelto di sostituire i classici occhiali da vista con le più pratiche LAC deve considerare questo aspetto alla luce del...

Lenti a contatto e lavoro: un binomio che può andare sempre d’accordo? O chi ha scelto di sostituire i classici occhiali da vista con le più pratiche LAC deve considerare questo aspetto alla luce del tipo di impiego che ha? Vediamo insieme qualche regola generale.

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Lenti a contatto e lavoro davanti al pc: ecco i consigli per gli occhi

Il computer e le lenti a contatto: sono in molti a lavorare per molte ore di fronte allo schermo di un pc e questo non può non avere qualche conseguenza sugli occhi. Un occhio che non soffre di disturbi visivi subisce comunque l’affaticamento da computer; chi indossa lenti a contatto può quindi soffrirne un po’ di più ma bastano alcuni semplici accorgimenti per non aver nessun problema e continuare ad utilizzare le proprie lentine. La prima regola? Ammiccare frequentemente. Se solitamente si sbattono le palpebre 14.000 volte al giorno, davanti al pc questo processo diminuisce, diminuendo così l’idratazione dell’occhio. Per favorirla è quindi opportuno ammiccare evitando così che la sindrome da occhio secco. Ad aiutarvi in questo processo ci sono inoltre delle lenti a contatto specifiche che favoriscono maggiore permeabilità all’ossigeno e quindi maggiore idratazione. Quali? Ad esempio le nuove lenti giornaliere EyeDefinition. Per aiutarvi potete inoltre utilizzare le lacrime artificiali: daranno immediatamente sollievo ai vostri occhi e potrete continuare a lavorare senza problemi. Un paio di ultimi consigli: evitate di lavorare di fronte ad una finestra perché la luce proveniente da dietro lo schermo renderà più difficile la messa a fuoco; riposate gli occhi almeno ogni ora staccandoli dallo schermo; bevete molta acqua per mantenere l’intero organismo idratato.

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Le lenti a contatto e lo sport? Un binomio vincente

Ma il lavoro non è solo quello davanti ad un computer e non sempre è possibile indossare lenti a contatto. Muratori, carpentieri e pittori ad esempio non possono utilizzarle perché le polveri ed i solventi chimici creerebbero problemi di salute per gli occhi. La polvere è purtroppo un elemento che incide molto anche in altre professioni come ad esempio quelle da bibliotecari o archivisti; le LAC non possono essere indossate neanche da chi fa un lavoro all’aria aperta ed è sottoposto a vento e sole costante come nel caso dei pescatori o dei marinai. Anche chi lavora in ambienti chiusi nei quali sono presenti sostanze volatili e/o chimiche dovrebbe evitare di utilizzare le lenti a contatto: queste sostanze potrebbero infatti entrare negli occhi e danneggiarli insieme alle lenti (è il caso dei panettieri o di chi lavora ad esempio in altiforni). No alle LAC anche per chi lavora in ambienti estremi come l’alta montagna, gli ambienti desertici o ad alta quota (è il caso delle hostess ad esempio). In questi casi la soluzione migliore è quella degli occhiali da vista o quella definitiva della chirurgia laser. Chi non può sottoporsi a questo intervento può anche optare per l’ortocheratologia, una tecnica che permette, attraverso l’uso di lenti a contatto terapeutiche, di correggere i difetti visivi.

E gli sportivi? Chi per lavoro pratica uno sport può trovare nelle lenti a contatto la soluzione più comoda: non si muovono né si spostano come gli occhiali, permettono una visione più piena, non si sporcano. Se questo è il vostro caso parlatene con il vostro oculista di fiducia per scegliere le LAC più adatte alle vostre esigenze. Se ad esempio sciate o siete spesso di fronte al sole dovrete scegliere delle lentine con filtri solari mentre se nuotate non dimenticate di indossare sempre gli occhialini protettivi. In ogni caso il consiglio per gli sportivi è quello di preferire lenti usa e getta: il sudore può infatti finire negli occhi e causare delle infezioni.

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