Sei un ottico? Diventa nostro partner!

L’ortocheratologia

Cos’è l’ortocheratologia? Conosciuta già dagli anni Sessanta, l’ortocheratologia è una tecnica che permette di correggere un difetto della vista utilizzando delle particolari lenti a contatto. Inizialmente non riconosciuta dalla comunità scientifica, negli ultimi dieci anni...

Lenti a contatto per miopia elevata

Cos’è l’ortocheratologia?

Conosciuta già dagli anni Sessanta, l’ortocheratologia è una tecnica che permette di correggere un difetto della vista utilizzando delle particolari lenti a contatto. Inizialmente non riconosciuta dalla comunità scientifica, negli ultimi dieci anni ha visto uno sviluppo maggiore grazie all’utilizzo di materiali più moderni ed efficaci.

Ma in cosa consiste precisamente questa tecnica non chirurgica di correzione della vista?

Il paziente utilizza delle speciali lenti a contatto rigide gas permeabili (RGP) per ortocheratologia notturna a geometria inversa che vanno a modificare la curvatura della cornea in base al difetto da correggere. Durante la notte queste lenti effettuano una pressione palpebrale permettendo all’epitelio corneale di sollevarsi riducendo così il difetto refrattivo: in pratica è come se queste lenti lasciassero una sorta di impronta.

Foto 1
Le lenti a contatto per ortocheratologia notturna

Al mattino, togliendole, la cornea mantiene tale forma modificata ed è così possibile continuare a vedere bene a occhio nudo. Tale trattamento, protratto nel tempo, permette di avere una visione nitida fino a sera; chi vuole può invece interromperlo poiché è completamente reversibile.

La storia dell’ortocheratologia

Presente in letteratura dal 1962, l’ortocheratologia è stata considerata a lungo come una procedura non del tutto accettata: la comunità scientifica metteva infatti in dubbio che fosse sicuro modellare la zona centrale della cornea. L’utilizzo di materiali non all’avanguardia creavano infatti delle lenti a contatto troppo piatte con un solo appoggio centrale: ciò causava il loro spostamento con possibile alterazione dell’epitelio centrale e un certo grado di distorsione con conseguente aumento dell’astigmatismo. Tali lenti a contatto venivano inoltre portate di giorno e la loro efficacia era modesta: si riduceva la miopia solo di circa 1 diottria e solo dopo lunghi trattamenti che potevano andare dai 3 ai 10 mesi. È stato grazie ai nuovi studi, alle più recenti tecniche costruttive e all’utilizzo di nuovi materiali che le lenti a contatto per ortocheratologia hanno iniziato a farsi strada e ad essere sempre più utilizzate (negli Stati Uniti si utilizzano ormai da quasi 40 anni).

Foto 2
I cambiamenti della cornea con l’uso di lenti a contatto per ortocheratologia notturna

Quali difetti visivi può correggere l’ortocheratologia?

Le lenti a contatto per ortocheratologia notturna possono correggere i seguenti difetti visivi:

  1. Miopia (fino a 5 diottrie)
  2. Astigmatismo (fino a 1,50 diottrie)
  3. Ipermetropia (fino a 3 diottrie)
  4. Presbiopia (alcuni casi)

Oggigiorno il trattamento per la miopia produce risultati molto soddisfacenti ma in generale il risultato può dipendere da diversi fattori come ad esempio la durezza e la forma stessa della cornea da modellare.

Ma chi sceglie di correggere la propria vista utilizzando le lenti a contatto per ortocheratologia notturna? Coloro che non desiderano sottoporsi ad un intervento chirurgico oppure chi non vuole portare occhiali o lenti a contatto convenzionali durante il giorno. Si è notato inoltre che l’uso di queste speciali lenti a contatto è utile per rallentare l’aumento progressivo della miopia. Chi invece non può utilizzarle? Come per le normali lenti a contatto occorre effettuare una visita ed alcuni esami pre-applicativi che attestino la non presenza di controindicazioni.

 

 

Visita il nostro sito e scopri tutti i modelli di lenti a contatto disponibili!

Share:

Facebook
Twitter
Pinterest
LinkedIn

Altri articoli:

Sommario