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Retinopatia diabetica: quando il diabete colpisce gli occhi

In Italia sono 3 milioni e 200 mila le persone che hanno il diabete. Circa un quarto di questi soggetti soffre anche di retinopatia e, passati i 15 anni dalla diagnosi della malattia, la frequenza...

Retinopatia diabete occhi

In Italia sono 3 milioni e 200 mila le persone che hanno il diabete. Circa un quarto di questi soggetti soffre anche di retinopatia e, passati i 15 anni dalla diagnosi della malattia, la frequenza dei problemi agli occhi raggiunge anche il 75-80% dei malati. Se non riconosciuto e trattato, il diabete può portare alla cecità.

Cos’è la retinopatia diabetica

Una qualsiasi alterazione della vista dovrebbe sempre essere il campanello d’allarme per sottoporsi ad un controllo oculistico approfondito. In particolare, nei soggetti diabetici, le complicanze oculari legate a questa malattia possono essere molto gravi.

In un paziente diabetico, calo della vista e annebbiamenti sono campanelli d’allarme.

Il diabete mellito, infatti, è un disturbo che colpisce i vasi sanguigni di cui gli occhi e la retina sono ricchi. Per questo, c’è un’elevata probabilità che tale malattia sia causa di problemi oculari. La glicemia alta porta a un progressivo danno della microcircolazione e quindi anche dei vasi sanguigni che nutrono la retina. Questo comporta un’alterazione della conformazione dei vasi che non consente al sangue di passare. La riduzione di ossigeno alla retina porta alla degenerazione dei tessuti retinici.

Il rischio di retinopatia diabetica aumenta con l’avanzare della malattia dato che l’alta pressione del sangue (ipertensione) facilita l’insorgenza di lesioni alla retina. Solo degli esami specialistici possono riscontrare la retinopatia nello stadio precoce. Circa l’80% dei soggetti affetti da diabete da oltre 10 anni presenta, o presenterà, delle lesioni di retinopatia diabetica che in un terzo dei casi porterà ad una grave diminuzione della vista. La probabilità di diventare ciechi risulta essere 25 volte maggiore nei diabetici rispetto a coloro che non lo sono.

Quali esami fare?

Nel caso in cui il paziente diabetico avverta un peggioramento della vista, annebbiamenti e le cosiddette “mosche volanti” deve rivolgersi al medico per una visita oculistica e un esame del fondo oculare. Se dovessero esserci segni evidenti di retinopatia diabetica, verranno richiesti degli esami di approfondimento:

  • L’OCT (tomografia a coerenza ottica), che consente di esaminare la macula utilizzando un fascio di luce e scoprire se c’è un edema maculare diabetico.
  • La fluorangiografia un esame che, attraverso un’iniezione di un colorante nella vena del braccio del paziente, permette di visualizzare nel dettaglio il microcircolo sanguigno della retina e valutare se ci sono aree di mancata ossigenazione, emorragie o edemi.
  • L’ecografia oculare utilizza gli ultrasuoni per studiare la forma e la posizione delle strutture interne dell’occhio. Questo esame viene eseguito quando si sospetta il distacco della retina.

    I diabetici devono seguire una dieta equilibrata per tenere controllati i valori glicemici.

Rimane comunque indispensabile per ogni persona con diabete eseguire un controllo del fondo oculare nel più breve arco di tempo possibile dalla diagnosi e successivamente secondo le indicazioni del medico curante (di solito l’esame è annuale). I check-up periodici sono fondamentali per intervenire tempestivamente nella cura della retinopatia diabetica.

Quali sono le cure disponibili?

Più è precoce la diagnosi, più la terapia risulta efficace. Per anni il laser è rimasto l’unica cura disponibile per l’edema maculare diabetico. La fotocoagulazione laser serve a distruggere le lesioni che potrebbero portare alla comparsa di emorragie gravi dell’occhio ed è un trattamento necessario per stabilizzare le condizioni oculari.

Invece ora è possibile mantenere sotto controllo l’edema attraverso i farmaci, con ripetute iniezioni negli occhi eseguite in ambulatorio. Nei casi più gravi in cui avviene il distaccamento della retina o quando l’edema non tende a riassorbirsi, viene eseguito in anestesia generale l’intervento di vitrectomia.

Indipendentemente dalla presenza della retinopatia, il paziente diabetico deve condurre una vita sana e seguire una dieta equilibrata. Cibi e bevande zuccherate dovrebbero essere limitate o, meglio ancora, eliminate per evitare sbalzi della glicemia. Una regolare e moderata attività fisica contribuirà a mantenere la glicemia a livelli ottimali: basta una camminata giornaliera di 30 minuti.

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