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Fotodinamica corneale o crosslinking, di cosa si tratta?

  Il crosslinking, anche detto “fotodinamica corneale”, è una terapia parachirurgica, che serve per evitare il trapianto corneale, nei casi di cheratocono. Ricordiamo che il cheratocono è una patologia degenerativa della cornea, che provoca il...

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Il crosslinking, anche detto “fotodinamica corneale”, è una terapia parachirurgica, che serve per evitare il trapianto corneale, nei casi di cheratocono.

Ricordiamo che il cheratocono è una patologia degenerativa della cornea, che provoca il prolasso dei tessuti corneali. Se non s’interviene per tempo, degenera fino allo sfondamento corneale, con conseguente perdita della vista. L’unico modo per evitare tale eventualità è sempre stato solo il trapianto corneale.

Il crosslinking è un metodo relativamente giovane, poco invasivo, permette di evitare il trapianto corneale, scopriamo insieme come. Questo metodo consiste in un effetto combinato tra vitamina B2 e raggi ultravioletti, che consente di rinforzare i tessuti corneali. Il crosslinking viene effettuato in due fasi, la prima prevede che la cornea venga imbevuta di vitamina B2, mentre la seconda fase serve a irradiare la cornea con i raggi UVA  a basso dosaggio.L’azione combinata della vitamina B2 e dei raggi UVA, consente l’irrigidimento dei tessuti corneali, evitando così lo sfiancamento tipico nel cheratocono.

Viene definito un metodo di parachirurgia, perché si può eseguire in due modi: con o senza rimozione dell’epitelio corneale. Nel secondo caso la ripresa dopo l’intervento è molto più rapida e indolore, ma è solo il medico oculista che decide in che modo intervenire, in base alle diverse situazioni cliniche dei pazienti.

Con il crosslinking si riesce a rallentare e in molti casi anche a bloccare l’evoluzione del cheratocono. E’ perciò molto importante intervenire precocemente, per ridurre al minimo i danni causati dalla patologia. Come sempre il nostro consiglio è rivolgersi al vostro oculista di fiducia e lasciare che valuti il metodo più idoneo di intervenire, per esempio con il crosslinking.

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