Esistono diversi tipi di lenti a contatto, uno per ogni disturbo. Materiali differenti, norme di manutenzione adeguate, diversa tollerabilità: se volete avere un’idea più chiara di quale siano le LAC adatte a voi ecco un breve excursus.
Per prima cosa distinguiamo tra lenti a contatto morbide e rigide: le prime sono realizzate in una vasta serie di polimeri, con caratteristiche distinte mentre le seconde sono costruite con il PMMA (PoliMetilMetacrilato), un materiale rigido che però può essere combinato con altri materiali che gli permettono di aumentare la permeabilità all’ossigeno. Oltre al materiale varia ovviamente anche la forma stessa della lente in base alla correzione sulla quale deve agire. Entriamo ora più nello specifico.
Lenti a contatto giornaliere usa e getta: sono adatte per chi utilizza solitamente gli occhiali e di tanto in tanto decide di sostituirli con le LAC. Sono pratiche perché una volta utilizzate possono essere semplicemente gettate senza occuparsi della loro pulizia e manutenzione.
Lenti a contatto settimanali, quindicinali e mensili: si tratta di LAC morbide semplici da indossare ma che richiedono manutenzione: ogni sera vanno tolte, pulite e riposte nel portalenti con il liquido; non dimenticate di sterilizzare anche il portalenti ogni tanto. Molti preferiscono quelle mensili alle prime due perché più economiche e disponibili in più varianti di modelli e colori.
Lenti a contatto gas permeabili: chiamate anche semirigide, queste LAC permettono maggiore ossigenazione all’occhio e per questo è possibile indossarle per più tempo di quelle morbide. A differenza della vecchia generazione di lenti a contatto rigide PMMA sono più tollerabili e restano la scelta migliore dal punto di vista economico: se ben curate possono infatti durare molto a lungo quindi il loro costo più elevato viene ammortizzato col tempo. È necessario abituarsi ad esse gradualmente e manutenerle con cura.
Lenti a contatto in silicone idrogel: nuovo materiale più tollerabile e confortevole, il silicone idrogel permette di avere LAC indossabili per molto più tempo senza essere mai tolte (essendo più permeabili l’ossigenazione è infatti maggiore).
Lenti a contatto ad uso prolungato: queste LAC possono essere indossate anche durante il sonno perché il loro materiale permette un apporto adeguato di ossigeno negli occhi. Solitamente si tratta di lenti a contatto morbide ma ce ne sono in commercio anche di gas permeabili. Prima di utilizzare questo tipo di lenti a contatto è opportuno consultare uno specialista che saprà dirvi se potete indossarle o meno e su come farlo al meglio.
Lenti a contatto colorate: anche chi non ha un difetto visivo può utilizzarle solo per modificare il proprio look. Esistono nella versione mensile e usa e getta.
Lenti a contatto bifocali e progressive: sono indicate per chi soffre di presbiopia e permette a chi le indossa di vedere chiaramente sia da lontano che da vicino.
Lenti a contatto in monovisione: come le LAC bifocali e progressive, anche queste lenti a contatto servono per correggere la presbiopia. A differenza di queste però se ne indossano due diverse, una per vedere da vicino e l’altra da lontano: le informazioni raggiungono il cervello ed è quest’ultimo che piano piano riesce a rimandare un’immagine più nitida. È necessario per questo essere seguiti da uno specialista ed abituarsi man mano ad indossarle.
Lenti a contatto toriche: queste LAC vengono utilizzate per correggere l’astigmatismo.
Lenti a contatto ad effetti speciali: per una festa in maschera o anche solo per cambiare in modo originale il proprio aspetto, queste LAC particolari possono essere indossate anche da chi non utilizza abitualmente lenti a contatto. Modificano radicalmente l’aspetto estetico degli occhi.
