Fino a pochi anni fa lenti a contatto e astigmatismo non andavano d’accordo, ovvero, non esistevano lenti a contatto che correggessero questo problema della vista.
Oggi, invece, grazie alle lenti a contatto toriche è possibile annullare tutti i fastidi che comporta l’astigmatismo.
Prima di spiegare cosa sono le lenti a contatto toriche è bene sapere cos’è l’astigmatismo.
Si tratta di un disturbo della vista che porta a vedere distorte, sfocate e poco nitide le immagini.
Questo problema è causato dalla forma della cornea, che nella persona astigmatica non è sferica, ma leggermente ellittica.
L’astigmatismo comporta diversi disturbi, come, ad esempio, difficoltà nella guida notturna a causa dei fari delle altre automobili ed emicranie, spesso dovute all’affaticamento dell’occhio, soprattutto in chi lavora al computer o è costretto a lavori di precisione.
Proprio per risolvere i disagi dovuti all’astigmatismo sono state sviluppate le lenti a contatto toriche.
All’inizio della sua “storia” questa tipologia di lenti non ebbe tanta fortuna a causa di un basso livello di comfort.
Oggi, invece, grazie allo sviluppo tecnologico e all’uso di materiali sempre più confortevoli, le lenti a contatto toriche sono ormai pienamente affermate.
In commercio si trovano lenti a contatto toriche sia rigide che morbide, la loro composizione è perfettamente uguale a quella delle tradizionali lenti a contatto.
La differenza tra questa tipologia di lenti e quelle solo per miopi sta nella forma del dispositivo ottico.
Ovvero, le lenti toriche hanno due poteri correttivi diversi, creati con curvature di differenti angoli, il primo che corregge l’astigmatismo e il secondo che agisce sulla miopia (eventualmente anche sulla presbiopia).
Inoltre, a differenza del passato, è presente un accorgimento che mantiene la lente relativamente stabile sull’occhio quando si battono le ciglia o si guarda intorno.
Per permettere una visione perfetta, infatti, le lenti a contatto toriche non possono ruotare, tanto che alcune tipologie sono più pesanti nella parte inferiore per prevenire proprio questo fattore.