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Più ore all’aria aperta contro la miopia infantile

Recenti studi si fanno promotori di un cambiamento nello stile di vita dei bambini per prevenire la miopia. Il livello di miopia tra i più piccoli è aumentato notevolmente negli ultimi anni e il motivo...

Recenti studi si fanno promotori di un cambiamento nello stile di vita dei bambini per prevenire la miopia. Il livello di miopia tra i più piccoli è aumentato notevolmente negli ultimi anni e il motivo è proprio da ricondursi al fatto che non consentiamo loro di passare abbastanza tempo all’aria aperta.

Con la tecnologia sempre più presente nella vita di tutti i giorni, chi inizia a pagare le conseguenze per uno stile di vita passato davanti allo schermo sono soprattutto i bambini.
Le ore di scuola, insieme all’utilizzo di smartphone, videogames, computer e tv, creano un ambiente sfavorevole alla vista dei più piccoli e li predispone alla formazione della miopia. Secondo recenti studi, uno dei cambiamenti più semplici e benefici da effettuare nello stile di vita dei bambini, sembrerebbe quello di farli trascorrere più tempo all’aria aperta.

La miopia nei bambini

bambina miope
I bambini preferiscono le lentine agli occhiali da vista, che provocherebbero disagio e insicurezza.

La miopia infantile è un disturbo visivo che si presenta solitamente intorno ai 7 anni. A questa età i bambini sono praticamente ipermetropi ma poi, con il passare degli anni, il globo oculare si allunga in modo da consentire una corretta visione finale. Quando vi è miopia, l’immagine di oggetti lontani si forma nell’occhio al davanti della retina rendendo la vista sfocata. La visione di oggetti ravvicinati invece non ha ripercussioni.

Il problema è che spesso, non solo è difficile avere una pronta diagnosi, ma è anche complicato far indossare gli occhiali ai nostri bambini quando si accerta la miopia. Non si può dar loro torto: gli occhiali risultano inadeguati per praticare sport, non sono belli esteticamente ed è facile perderli o romperli. Prevenire la miopia, così come evitare che questa peggiori,  diventa quindi fondamentale per garantire ai nostri figli un’esperienza visiva e di vita sana e senza stress.

La miopia tra i bambini è aumentata drammaticamente negli ultimi anni, soprattutto in alcune aree urbane dell’Asia orientale e sud-orientale. Risulta in crescita anche in altre parti del mondo, tra cui l’Europa e il Medio Oriente. Proprio in Cina si è tenuto un primo esperimento per determinare la correlazione tra stile di vita e miopia e la prova che, trascorrere più ore all’aria aperta, potesse davvero fare la differenza.

Il test: combattere la miopia all’aria aperta

I ricercatori si sono concentrati su bambini di 12 scuole cinesi con un’età media di 7 anni. A circa 950 bambini di sei scuole è stata assegnata ogni giorno un’ulteriore lezione di 40 minuti con attività all’aria aperta. I genitori sono stati quindi incoraggiati ad aiutarli a passare più tempo all’aria aperta dopo la scuola e nei fine settimana. Allo stesso tempo, ad un numero equivalente di studenti delle altre scuole non è stata data la possibilità di trascorrere tempo extra fuori dalle aule e non è stato fatto nulla per cambiare la loro routine quotidiana a casa.

A 3 anni di distanza dall’inizio dello studio, il tasso di miopia è stato del 30,4% tra i bambini che hanno trascorso più tempo all’esterno, rispetto a quasi il 40% tra i bambini che non hanno cambiato la loro quotidianità. Secondo questa ricerca, concedere ai bambini di trascorrere più tempo all’aperto, lasciando così che la loro vista vaghi al di fuori delle quattro mura domestiche o scolastiche, diventa fondamentale per aiutarli a non sovraccaricare gli occhi e prepararli per altre ore di studio e di “sforzi visivi”.

I risultati della ricerca

Vediamo nel dettaglio i dati che sono emersi dalle indagini delle ricerche sulla miopia infantile e il collegamento con il trascorrere ore all’aria aperta. 6 bambini su 10 con entrambi i genitori miopi sviluppano lo stesso difetto visivo se non svolgono più di cinque ore a settimana di attività all’aperto. Tuttavia, trascorrendo più di due ore al giorno (più di 14 alla settimana), il rischio scende al 20% (solo 2 bambini su 10 saranno miopi), come rivelato dallo studio CLEERE, condotto nel corso di 10 anni su 633 bambini miopi e 617 non miopi presso l’Ohio State University dal gruppo di ricerca della dottoressa Lisa A. Jones.

bambino aria aperta
Livelli maggiori di attività all’aria aperta sono associati, negli alunni delle scuole primarie, a valori inferiori della miopia.

L’indagine si è diffusa nel mondo. Così lo studio Orinda, condotto nella città della California, ha dimostrato che anche i bambini geneticamente predisposti a diventare miopi, se trascorrono abbastanza tempo all’aria aperta, hanno minore possibilità di sviluppare la miopia.

Quali sono i benefici delle attività all’aperto sulla miopia?

La vita all’aria aperta è un toccasana per il nostro corpo, ma anche per i nostri occhi. Uscire dagli ambienti chiusi, dove passiamo ormai la maggior parte del nostro tempo, e perderci con lo sguardo a esplorare ciò che ci circonda fa bene alla vista e aiuta a diminuire notevolmente il rischio di miopia. Le radiazioni ultraviolette B del sole aiutano a produrre più vitamina D nell’organismo e a prevenire la crescita di anomalie oculari infantili. Inoltre, la luce naturale è molto più brillante di quella artificiale e aiuta a proteggere la forma del bulbo oculare, stimolando nella retina la produzione di dopamina, un neurotrasmettitore che ne limita la crescita.

Secondo i sondaggi i bambini trascorrono in media 2 ore e 40 minuti circa a settimana all’aperto. Si tratta di un lasso di tempo troppo basso per poter godere dei benefici della luce naturale e dell’aria aperta. I tempi consigliati sono invece di circa 40 minuti al giorno: basta una semplice passeggiata invece di trascorrere il pomeriggio giocando ai videogame e stando in casa e i benefici sono molti, sia per quanto riguarda la salute oculare ma anche migliorando i livelli di stress che i bambini accumulano a scuola e durante i loro impegni quotidiani.

Ricordiamo inoltre che, secondo recenti sondaggi, solo il 50% dei bambini effettua una visita oculistica prima dei 12 anni, rendendo così molto difficile una diagnosi tempestiva. Dunque, anche se 1 bambino su 4 soffre di disturbi visivi, si fa ancora molto poco per prevenire, combattere e diagnosticare queste problematiche. Per tale motivo è fondamentale inserire nelle routine mediche di base dei bambini anche una visita all’anno da un oculista per esaminare il fondo oculare, misurare la vista ed essere certi che non ci siano problemi di rifrazione.

 

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