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Vista e postura: qual è la relazione?

Cosa può provocare la sconveniente e spesso dolorosa abitudine ad assumere una postura scorretta? Tra le varie cause l’Organizzazione Mondiale della Sanità e il Ministero della Salute hanno indicato come uno dei principali fattori la...

Cosa può provocare la sconveniente e spesso dolorosa abitudine ad assumere una postura scorretta? Tra le varie cause l’Organizzazione Mondiale della Sanità e il Ministero della Salute hanno indicato come uno dei principali fattori la disfunzione visiva.

Occhio alla schiena

L’occhio ha due funzioni: vedere e percepire la posizione del corpo nello spazio. Una disfunzione della percezione visiva può causare uno squilibrio posturale anche grave, come una postura scorretta può dar luogo a problemi oculomotori e difetti visivi. Facciamo un esempio: cosa succede se si prova a rimanere in piedi su una gamba ad occhi chiusi? Nella maggior parte dei casi verrà a mancare l’equilibrio. Si tratta di un esperimento apparentemente molto semplice, ma la mancanza di informazioni provenienti dagli occhi non consente al sistema che controlla l’equilibrio di spostare l’asse del corpo.

I difetti visivi (miopia, astigmatismo, ipermetropia) sono legati al sistema di coordinazione occhi, testa, tronco. Per conservare l’equilibrio e quindi mantenere una normale efficienza sensorio-motoria (di acquisizione del segnale e gestione dell’atto motorio posturale e di movimento), questi sistemi devono rimanere coordinati.

I problemi di vista incidono sul rapporto della persona con l’ambiente circostante in quanto possono modificare l’assetto del capo e di conseguenza del resto del corpo. Il sistema nervoso centrale autonomo gestisce varie informazioni provenienti sia dall’esterno che dalla percezione interna del nostro corpo e ci conferisce l’equilibrio con il minor dispendio di energie possibile.

Quali sono i sintomi più comuni di una postura scorretta? Sono le cervicalgie, il mal di schiena, il mal di testa, il dolore ai piedi o alle gambe, le tensioni muscolari, i capogiri e le vertigini.

Le conseguenze per la vista

Un’alterazione della funzione visiva comporta una modifica della postura e viceversa.

Lo scopo principale della relazione visione-postura è quello di garantire un funzionamento binoculare perfetto della percezione visiva e, allo stesso tempo, stabilità ed equilibrio al nostro corpo. Una visione scarsa e/o mal corretta entro i 5 metri di distanza dal nostro corpo può generare uno scompenso del sistema nervoso centrale e, di conseguenza, una cattiva postura. Nello specifico, a ciascun difetto visivo corrisponde una postura sbagliata.

Le principali alterazioni della vista causano conseguenze diverse sul nostro sistema visivo:

  • Astigmatismo: porta ad una inclinazione del capo.
  • Miopia: difetto della visione per lontano. Se il grado di vista è diverso per i due occhi, si verifica una rotazione del capo che fa si che l’occhio più miope si avvicini all’oggetto.
  • Ipermetropia: porta gli occhi ad un lavoro continuo di messa a fuoco definito accomodazione, provocando frequenti cefalee e contrattura dei muscoli cervicali.
  • Presbiopia: rende la lettura più difficoltosa, specie con l’avanzare dell’età. É causa di contrattura dei muscoli cervicali e delle spalle.
  • Strabismo: può portare a complicanze varie a seconda della forma ed entità, coma la rotazione delle scapole.
  • Insufficienza di convergenza: disfunzione di uno o più muscoli dell’occhio, che in modo non evidente, porta ad affaticamento e a muovere il capo in modo da aiutare a seguire gli oggetti quando gli occhi non riescono.

Tutte le ametropie in genere (astigmatismo, miopia, ecc…), ovvero anomalie di rifrazione o movimento dell’occhio, possono causare conseguenze diverse a livello della posizione del capo nello spazio. Ecco l’importanza dei test visivo-posturali per valutare la qualità ed efficienza della funzione visiva e posturale.

Che cosa è l’esame visivo posturale?

L’Esame Visivo-Posturale è un test specialistico che permette di esaminare contemporaneamente la funzionalità del sistema visivo e il rapporto che esso ha con la postura. Il lavoro multidisciplinare associato allo specialista nei legami tra sistema visivo e posturale (Ortottista, Optometrista, Oftamologo, fisioterapista, neuropsicomotricista), sono la chiave per una corretta valutazione e trattamento.

L’Ottico Optometrista ed il Fisioterapista Posturologo collaborano per fornire una correzione ottimale ed una riprogrammazione posturale globale. Attraverso l’esame obiettivo e l’anamnesi del paziente, il fisioterapista posturologo deve riconoscere quando un’alterazione di postura è dovuta alla vista o meno. L’esame obiettivo consiste in:

  1. Osservazione del soggetto;
  2. Determinazione della Dominanza Oculare.
  3. Test muscolare.
  4. Test della motilità oculare, dell’acuità visica monoculare da vicino e da lontano e della convergenza.
  5. Determinazione della tendenza del soggetto ad essere destrorso o mancino.
  6. Esame della postura durante la scrittura.

L’ottico optometrista esegue anche test soggettivi per valutare la necessità di utilizzare dei mezzi diottrici di compensazione visiva quali occhiali o lenti a contatto. É importante che il soggetto venga poi controllato regolarmente sia dal fisioterapista che dall’optometrista per evitare che possa ricadere negli adattamenti precedenti (ad esempio un peggioramento della vista se non contrastato può portare a nuovi problemi posturali o una errata abitudine posturale può portare a mutamenti della vista).

 

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